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Quando non esisteva la fotografia, la pittura rappresentava l’unico
strumento attraverso il quale rappresentare la realtà. Poi fu scoperto il
modo di “raccogliere” in uno scatto i momenti e le situazioni importanti
della vita. La fotografia, appena nata, aveva assolto, sia pur
indirettamente, a una delle sue funzioni più importanti, quella di liberare la pittura da un ruolo
essenzialmente tecnico: fissare e tramandare la realtà. Ormai lontane da
quella gabbia e da quei vincoli espressivi, le arti figurative hanno potuto
dar vita alle migliori produzioni affidate all’estro e al genio creativo
dell’artista. Talvolta accade, però, che sia la
fotografia ad elevarsi al rango più elevato, sublimando in uno scatto tutto il fascino
che soltanto un’opera d’arte può esprimere. Come le foto in questa pagina,
in esposizione, fra le altre, alla Villa Margherita di Trapani dall’undici
al diciassette ottobre (dalle 17 alle 23.30, ingresso gratuito). Raccontano
Trapani, e la sua provincia, così come l’hanno vista attraverso i loro
obiettivi Nino Lombardo, Fabio Marino e Arturo Safina.