8
speciale in onore di San Giuseppe.
Nella foto la locandina
dell’incontro che si è tenuto alla fine dello scorso anno a Catania fra
produttori cinematografici, attori e “Sicilia Film Commission”
|
|
spazio al paesaggio Siciliano che deve
opportunamente trovar posto nel corpo del film. Tutto questo per evitare
che le compagnie vengano in Sicilia per qualche ripresa “mordi e fuggi” con
la sola finalità di prendere i contributi e poi scappare via. Da qui la
necessità di porre dei paletti. “Sicilia Film Commission”, in buona
sostanza, sarà prodiga di contributi per quelle società di produzione che
spenderanno i propri soldi in Sicilia (alberghi, ristoranti e via via il
resto dell’indotto) promuovendo l’imma-gine dell’isola anche attraverso una
ampia rappresentanza di attori siciliani.
Sospinta dallo scirocco e avvolta nel suo
velo di magia, nell’aria già si sente riecheggiare la frase fatidica:
“motore, azione, si gira”. La Sicilia è sul grande schermo.
|
|
che scommette sulla capacità di saper sfruttare
fino in fondo le risorse a disposizione, riuscendo a creare nuove
opportunità. Attin-gendo al Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo,
previsto dalla legge istitutiva di “Sicilia Film Commission”, l’assessorato
regio-nale ai Beni Culturali mira, infatti, ad attrarre in Sicilia le
compagnie di produzione che - in funzione dei periodi di permanenza nel
territorio regionale, delle scene girate e di quelle poi effettivamente
utilizzate nel montaggio finale della pellicola -riceveranno un contributo
in denaro, da venti mila a duecento-cinquanta mila euro. Ma c’è dell’altro.
Il bando attuativo della legge prevede che per essere ammesse ai contributi
le compagnie di produzione debbano anche obbligatoriamente far lavorare un
numero minimo di attori professio-
nisti
siciliani e residenti
in Sicilia Nel “montato”, ancora, va lasciato
|
|
Il riscatto
economico della Sicilia passa attraverso il cinema. A quasi un anno dalla
legge istitutiva della “Sicilia Film Com-mission” e del fondo regionale per
il cinema e l’audiovisivo - che punta ad attrarre in Sicilia le società di
produzione cinematogra-fica affinché
vengano a girare nel territorio dell’isola - nasce il “Dipartimento
di Cinema Docu-mentario e Docufiction”. E si proprone all’attenzione degli addetti
ai lavori con un obiettivo ambizioso: rendere la Sicilia il quarto polo
nazionale per la formazione cinematografica attraverso l’istitu-zione a
Palermo di una sede distaccata del prestigioso “Centro Sperimentale di
Cinematografia Nazionale” di Roma. Una opportunità per i giovani siciliani
che volessero intraprendere un cammino professionale nel cinema senza dover
necessariamente allon-tanarsi dalla propria terra. Ma anche una occasione
per far venire in Sicilia, dal resto d’Italia, una parte degli aspiranti
cineasti. E questo perché ogni sede distaccata, dando forma al progetto di
diversi-ficazione dell’offerta formativa avviato dalla Scuola Sperimentale
della Capitale, curerà uno specifico settore del fare cinema. Il centro di
Torino, infatti, è nato come scuola d’animazione, quello di Milano ha
puntato sulla cinematografia indu-striale, mentre Palermo si occu-perà,
appunto, di cinema documen-taristico. L’avvio dei corsi è previsto per il
2009.
“Sicilia Film Commission”, dunque, punterà sulla formazione
professionale d’eccellenza in seno a un più ampio disegno che mira
all’inserimento in pianta stabile della Sicilia nei fastosi circuiti del
cinema. Un modo nuovo e originale di
rilanciare l’economia dell’isola
|
|
INIZIATIVE Nasce a
Palermo il “Dipartimento di Cinema Documentario e Docufiction”, quarto polo
italiano del cinema collegato al prestigioso “Centro Sperimentale di
Cinematografia Nazionale” di Roma. Nel 2009 l’avvio dei corsi.
L’iniziativa si inserisce
nell’ambito delle attività
di “Sicilia Film
Commission”, il fondo
regionale per il cinema e l’audiovisivo che punta ad attrarre in Sicilia le
società di produzione cinematografica
La Sicilia sul grande schermo
|
|